Merate Architettura Pomarchitetti Silvia comi Andrea Giovenzana
Merate Architettura Pomarchitetti Silvia comi Andrea Giovenzana
Merate Architettura Pomarchitetti Silvia comi Andrea Giovenzana
Merate Architettura Pomarchitetti Silvia comi Andrea Giovenzana
Merate Architettura Pomarchitetti Silvia comi Andrea Giovenzana
FUORI DAL COMUNE
Città di Merate (Lc)

lavoro: concorso

programma: riqualificazione urbana

luogo: Merate (Lc)

anno: 2016

progettisti: Luca colombi, Andrea Giovenzana, Silvia Comi, Luca Crevenna

La proposta progettuale concretizza le richieste contenute nel bando di concorso mediante l’intervento in luoghi d’importanza strategica per trasformarli nel cuore pulsante della città, stabilendo nuovi legami tra realtà consolidata e nuove generazioni.

Se abitare è lo scopo ultimo dell’architettura, l’uomo abita quando riesce ad orientarsi ed identificarsi in un ambiente. Questa stretta simbiosi nasce dalla capacità percettiva dell’uomo, dal rapporto visivo che consente di comprendere l’ambiente che lo circonda.

Il progetto instaura una nuova connessione tra luoghi fulcro della città quali Piazza Prinetti e Piazza degli Eroi con l’area a Nord del Municipio mediante un percorso, in parte coperto, che costituisce una vera e propria promenade capace di avvolgere ed esaltare le testimonianze presenti nel Parco delle Rimembranze, per poi inflettersi dando forma ad un nuovo spazio di relazione, fino a culminare nel punto di vista privilegiato, un belvedere sulla quota dei tetti della città di Merate.

Entrando nel parco delle riflessioni si invita a porre l’attenzione su ciascun elemento per conoscerlo: lungo il percorso le presenze storiche si sovrappongono con la figura riflessa del visitatore facendolo interrogare sul rapporto tra la storia nella sua evoluzione ed il presente proiettato al futuro, mentre lo scorrere dell’acqua accompagna il percorso.

Lo spazio delle relazioni affronta il tema delle molteplici funzioni del centro pubblico, spazio fisico con le sue estensioni e i suoi limiti, che definisce l’immagine della città differenziandola dalle altre, luogo condiviso del vivere urbano accessibile a tutti. Ciò si traduce in una vera e propria stanza a cielo aperto, ove sia il centro che i suoi lati coperti ospitano molteplici e mutevoli attività legate sia alla quotidianità che agli eventi eccezionali: il chiosco, l’edicola, spazio per spettacoli, esposizioni, conferenze e rinfreschi.

L’orizzonte della scoperta si identifica con l’istinto di salire verso l’alto per osservare da una nuova prospettiva il paesaggio in cui viviamo, offrendo un nuovo sguardo sulla città. Comprendere significa osservare le trame dell’accadere e la conoscenza del luogo diventa presupposto fondamentale per la sua salvaguardia. La lettura del paesaggio è il punto di arrivo di un movimento continuo risalente alle origini stesse del territorio.